Storia

L’Istituto di Servizio e Assistenza Sociale (I.S.A.S.)

1.1 Le radici

Ogni istituzione ha una sua ragion d’essere, una storia, delle radici che spiegano la sua funzione e ne favoriscono la conoscenza. L’ISAS è nato dall’impegno di un gruppo di laici dell’Azione Cattolica cosentina, nell’ambito della comunità ecclesiale, nel campo della promozione dell’uomo nei suoi bisogni fondamentali, primo fra tutti la salvaguardia della dignità della persona umana.

Le sue radici risalgono al tempo in cui la Chiesa, attraverso la P.O.A. (Pontificia Opera di Assistenza) a livello nazionale e l’O.D.A. (Opera Diocesana di Assistenza) a livello diocesano, è impegnata ad alleggerire le sofferenze della gente, provata dalla guerra, con aiuti alle parrocchie e attraverso alcune aggregazioni, nate in quel tempo per aiutare particolari categorie di persone. Nascono così le Pie unioni pastori, Pie unioni pescatori, Pie unioni assegnatari, Pie unioni braccianti, con forme di assistenza alimentare, culturale e sociale.

A questa azione è associata l’O.N.A.R.M.O. (Opera Nazionale Assistenza Religiosa e Morale Operai) che in particolare è interessata alla formazione degli operatori dell’assistenza, attraverso scuole per assistenti sociali. La prima scuola O.N.A.R.M.O. nata a Roma nel 1945 viene riconosciuta dalle autorità ecclesiastiche e incorporata tra gli Istituti e le Università pontificie con il nome di Scuola Superiore di Assistenza Sociale e nel piano di studi vengono inseriti i corsi di teologia, di studio delle encicliche sociali e di etica professionale. Successivamente simili scuole nascono in altre diocesi: a Cosenza è istituita nel 1955 dall’O.D.A. 

Intanto, esaurita l’esperienza delle Pie Unioni nate nell’emergenza del dopoguerra, nel 1961 viene costituita l’A.N.Co.L. (Associazione Nazionale delle Comunità di Lavoro), che si definisce: Movimento di cittadini lavoratori accomunati in un solidale impegno per la realizzazione di una nuova società. Nel frattempo nell’O.D.A. di Cosenza si realizzano nuove strutture assistenziali: le colonie, i campeggi, le case per ferie. 

Crescono intanto nuovi altri servizi: il Centro Medico-Socio-Psico-Pedagogico (CMPP), il servizio sociale territoriale, il servizio sociale nelle fabbriche, il servizio sociale di quartiere, il servizio sociale scolastico, i gruppi-appartamento per la cura di minori soggetti a provvedimenti giudiziari, il consultorio familiare, una cartolibreria e il Centro di Orientamento Scolastico e Professionale (COSP). 

Questi servizi, che si distinguono da quelli propriamente assistenziali dell’O.D.A., hanno bisogno di una attenzione particolare, da qui la necessità di una separazione e autonomia dalla struttura dell’O.D.A. 

 

1.2 La nascita e lo sviluppo

Nel 1970 nasce l’idea di costituire un ente autonomo in via sperimentale, cioè l’Istituto di Servizio e Assistenza Sociale (I.S.A.S.), che nel 1975 l’arcivescovo mons. Enea Selis riconosce come Institutum ad opera caritatis temporalis destinatum (can. 1489 del CJC allora vigente) con proprio statuto. La gestione viene affidata ad un consiglio di amministrazione composto da Carolina Donadeo, Luigi Intrieri, Antonio Marigliano, don Alberto Muti, Mario Pedranghelu e Giuseppe Urso, presieduto da mons. Augusto Lauro, allora direttore dell’O.D.A.

Nel 1972 l’I.S.A.S. in collaborazione con l’A.N.Co.L. promuove la costituzione di comitati di quartiere. Ne nascono a Cosenza (rione San Vito), a Donnici Inferiore e a Cetraro (contrada San Filippo).

Nello stesso anno nasce il consultorio pre-matrimoniale e matrimoniale, in seguito denominato consultorio familiare. Nel 1979 a norma della legge nazionale n. 405 del 29 luglio 1975 e della legge regionale n. 26 dell’8 settembre 1977, viene chiesta alla Regione la costituzione del consultorio familiare e i relativi contributi finanziari, senza ottenere però risultati. Il consultorio resta aperto con propri mezzi e qualche contributo della Cassa di Risparmio di Calabria. A settembre del 1978 organizza un corso per consulenti familiari. Termina la sua funzione nel 1984 perché a questo servizio provvede la diocesi.

Nel 1976 l’I.S.A.S. con la collaborazione di un valido tecnico, il perito tecnico Eugenio Intrieri, costituisce una emittente televisiva, Cosenza Teletre, come società a responsabilità limitata, i cui soci sono Luigi Intrieri, Giuseppe Urso e Carolina Donadeo. Guida la programmazione TV Mario Pedranghelu, mentre il servizio del telegiornale è curato dal giornalista Eugenio Gallo.

Il 18 marzo del 1980 è nominato il nuovo arcivescovo mons. Dino Trabalzini, che nel 1981 libera l’I.S.A.S. dal vincolo di opera diocesana; conseguentemente l’I.S.A.S. deposita dal notaio Nicola Micciulli il proprio statuto configurandosi come persona giuridica privata e gestendo in proprio i servizi già attribuitigli. Sempre nel 1981 la società Cosenza Teletre passa alla cooperativa dei PP. Ardorini Centro Audiovisivo Maranatha e prende la denominazione CAM Teletre.

Nel 1983, per iniziativa del dott. Mario Pedranghelu, viene costituita l’Università della Terza Età che inaugura il suo primo Anno Accademico con la partecipazione dello scienziato prof. Antonino Zichichi.

Frattanto alcuni servizi esauriscono la loro funzione: il Centro Medico- Socio-Psico-Pedagogico (1979), il gruppo appartamento (1980), il servizio sociale di fabbrica (1995), la cartolibreria (1990), la Scuola Superiore di. Servizio Sociale (fine anni ’90). 

Dal 1997, dopo la morte di Giuseppe Urso, entra nel gruppo dell’I.S.A.S. il prof. Eduardo Fasano di Sant’Agata d’Esaro, responsabile diocesano a San Marco Argentano dell’AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici) e già sindaco del suo paese. Nel 2002, dopo la rinuncia di Mario Pedranghelu, Fasano diventa direttore dell’I.S.A.S. 

Nel 2004 l’I.S.A.S. decide di rettificare alcune norme dello statuto e promuove l’iscrizione di nuovi soci. Il notaio Claudio Cristofaro Espedito di San Marco Argentano redige il nuovo statuto con i seguenti undici soci: mons. Augusto Lauro, Carmine Arcuri, Antonio Carbone, Carolina Donadeo, Eduardo Fasano, Emilia Florio, Paolo Gargano, Francesco Gelsomino, Luigi Intrie- ri, Pietro Rende e Giovanni Serra. 

Dal 2006 al 2008, per l’interessamento del direttore dell’I.S.A.S., prof. Eduardo Fasano, operano quattro nuovi collaboratori del servizio civile. Dal 2007 sono istituiti corsi di preparazione per gli esami di stato all’abilitazione professionale di assistente sociale e di assistente sociale specialista. 

Il 28 aprile 2010 l’I.S.A.S. Istituto di Servizio e Assistenza Sociale si trasforma in ISAS – Società Cooperativa Sociale, con sede a Cosenza in via Pietro Colletta, 4. La sua missione non è cambiata rispetto agli anni precedenti, in particolare l’art. 4 nell’oggetto sociale specifica le diverse attività che può svolgere come: 

“… assistenza sociale, inclusa progettazione, impianto e coordinamento di ser- vizi sociali sul territorio;
assistenza socio-psico-pedagogica; assistenza domiciliare; assistenza ai minori ed anziani;
assistenza prevista per i consultori familiari; formazione professionale, riqualificazione professionale, formazione di operatori sociali e formatori;
promozione culturale, animazione culturale;
istruzione e formazione permanente con particolare attenzione all’orientamento scolastico e professionale;
edizione e pubblicazione di libri, fascicoli, riviste, quotidiani, siti internet ed ogni altra forma e/o strumento di comunicazione utilizzabile al fine di perseguire l’obiettivo dell’animazione culturale della società. …”. 

LEGGI ANCHE

Storia

L’Istituto di Servizio e Assistenza Sociale (I.S.A.S.) 1.1 Le radici Ogni istituzione ha una sua ragion d’essere, una storia, delle radici che spiegano la sua funzione e ne favoriscono la conoscenza. L’ISAS è nato dall’impegno di un gruppo di laici dell’Azione Cattolica cosentina, nell’ambito della comunità ecclesiale, nel campo della

Leggi di più >