Progettazione e gestione di servizi per la persona
Un progetto si può definire come “una serie di attività miranti a obiettivi chiaramente stabiliti entro un periodo temporale limitato e con un budget definito”.
Un progetto è quindi caratterizzato da:
• orientamento ad un risultato specifico;
• un inizio, una fine e una durata prestabiliti;
• risorse professionali, strumentali e finanziarie predeterminate messe a disposizione del progetto.
Decidere di lavorare per progetti comporta alcuni vantaggi e l’adozione di alcuni valori propri della progettazione:
Efficacia e concretezza sono i principi base del lavorare per progetti: si tratta infatti di una modalità organizzativa fondata sulla scelta di un obiettivo specifico, limitato, raggiungibile in un tempo medio – breve e verificabile. Un altro valore è la responsabilità condivisa e l’empowerment delle persone: l’intero gruppo di lavoro è il protagonista del progetto, il fattore di qualità fondamentale.
Efficienza, intesa come il rispetto dei vincoli di tempo e di risorse economiche a disposizione del progetto, raggiungere l’obiettivo nei tempi e costi previsti, senza sprechi, è il compito fondamentale dell’attività di monitoraggio che sempre accompagna un progetto.
Flessibilità, lavorare per progetti permette di rispondere in maniera più flessibile ai cambiamenti del contesto in cui esso viene realizzato.
Creatività ed innovazione, lavorare per progetti è un potente fattore di creatività e innovazione, ogni progetto è un caso unico, pensato ad hoc per raggiungere un determinato obiettivo in una specifica situazione. Perciò esso nasce originale, diverso da ogni altro. Alcune iniziative sono non solo originali, ma anche innovative, ossia promuovono metodi, azioni, strumenti, soluzioni mai sperimentati prima.
La metodologia
L’attività di formazione dell’ISAS si caratterizza per l’approccio partecipato che, valorizzando i soggetti coinvolti, mira attraverso metodologie attive a rafforzare le competenze professionali e a promuovere cambiamenti nella gestione dei ruoli nelle organizzazioni. In questa direzione nei corsi si alternano momenti di input teorico ad esercitazioni esperienziali a discussioni di gruppo.
La ricerca e la programmazione di appositi corsi di studio costituiscono una sfida importante per l’intero arcipelago dell’istruzione e della formazione che, nelle sue diverse articolazioni, è tenuto ad occuparsi della preparazione, della credibilità, dello sviluppo delle professioni sociali.
Una sfida tanto più incerta e complessa se rivolta a professionisti, o futuri professionisti, inizialmente sprovvisti di quelle qualità, abilità e propensioni soggettive, tendenzialmente atte a favorire la produzione di relazioni sociali. Lo studio e la formazione restano in questi casi la sola alternativa per poter accrescere e differenziare il bagaglio delle conoscenze, ma anche per modificare, nei limiti consentiti, l’impostazione della mente, le prospettive di pensiero, le rappresentazioni di sé e degli altri, lo stile nell’agire personale e professionale.
____________________________________________________________________________________________
Dal 2010 a tutt’oggi
è iniziata una collaborazione con l’Ufficio Servizio Sociale Minorenni (USSM) di Catanzaro, che fa capo in sede locale al Centro Giustizia Minorile della Calabria e della Basilicata (CGM), su alcuni progetti per l’inclusione sociale dei minori sottoposti a misure cautelari non detentive, in particolare: “Ri-Cominciare in Rete”, “Sportello Sociale di Messa alla Prova”, “Lavorare stanca, lavorare cambia”.
per visionare il PDF.
26/02/2011 presentazione del libro: Errore e apprendimento nelle professioni di aiuto. Fare più errori per fare meno danni ? del prof. Alessandro Sicora.
Operatori di diverse professioni di aiuto insieme all’autore hanno dato vita ad una riflessione critica sull’interrogativo di base che attraversa l’intero libro: come può l’operatore apprendere da quanto di sbagliato ha fatto?
“Sbagliando s’impara” afferma il noto proverbio, ma, affinché un tale motto non abbia solo valore consolatorio, sono necessarie adeguate strategie di stimolo alla trasformazione dell’evento negativo in occasione di miglioramento della qualità delle prestazioni rese.
Lo scopo di questo libro è proprio quello di cercare di collegare la teoria della riflessività alla pratica della riflessività, offrendo sia un inquadramento di carattere teorico – arricchito dai risultati di un’indagine condotta nei servizi di nove regioni italiane – sia una serie di strategie utilizzabili individualmente o nell’ambito delle équipe di lavoro.
per visionare il PDF.
2011
Con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Direzione Generale Immigrazione è stato avviato il Progetto RE.LA.R, tirocini di formazione ed orientamento miranti alla conoscenza diretta del mondo del lavoro rivolti a cittadini italiani, comunitari e cittadini extracomunitari regolarmente presenti in Italia, disoccupati o inoccupati, con le quattro Regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, e ha coinvolto i seguenti settori: Edilizia, Agricoltura e Turismo.
per visionare il PDF.
2013/2014
L’INPS ha erogato delle borse di studio per dei corsi di aggiornamento professionale per assistenti sociali, dipendenti pubblici che davano la possibilità di partecipare gratuitamente al corso: “Quali sono le responsabilità dell’assistente sociale”.
per visionare il PDF.